Venerdì alla casa del cinema c'era la presentazione per l'uscita in dvd del film Forza Italia di Roberto Faenza.
E' un film-documentario del 1977, uscì poco prima del rapimento di Moro, ebbe una discreta circolazione fino al rapimento, dopodiché fu fatto sparire e, salvo fugaci ricomparse, era piuttosto difficile da trovare.
E' una specie di blob (ma blob non era ancora stato inventato) su trenta anni di potere dc in italia. Da De Gasperi in America all'ultimo congresso al momento del film, con Fanfani che ritorna in sella. In mezzo c'era di tutto, da Andreotti che incontra Humphrey Bogart e Lauren Bacall, a Nixon a cena con notabili dc e cardinali che mangiavano mentre fuori si contestava la guerra in vietnam, dall'eloquio meridionale di Emilio Colombo ai discorsi prima e dopo il disastro del Vajont, trionfalistici prima e autoassolutori dopo. E facce incredibili, come Leone e Scelba, e facce che ancora dobbiamo credere, come Andreotti e Cossiga. Nel film non c'è commento, ci sono invece i sonori in presa diretta originali: certe volte sono così incredibili da sentire che sembrano inventati ad hoc.
All'epoca il film, come spesso succedeva, non è piaciuto nè alla dc nè alla sinistra.
E' sicuramente un film da vedere per avere uno spaccato di un'epoca che molti adesso rimpiangono, specie se per vederlo non si deve sentire, come ho dovuto fare io, anche la presentazione-dibattito con gli autori, Faenza, ora regista calligrafico di successo, Rossella, all'epoca giornalista a Panorama e ora direttore del tg5 e Padellaro, all'epoca giornalista al corriere e ora direttore dell'unità. Tizi brillanti, infatti hanno fatto carriera, ma il dibattito aveva pochi aneddoti aggiuntivi e troppi complimenti reciproci di "come eravamo bravi" e "come eravamo coraggiosi". Del resto adesso secondo me non mancano tanto il coraggio o la bravura, ma piuttosto una società realmente ricettiva su temi come questi.