''Quella di quest'anno potrebbe essere l'ultima stagione dell'Ambra Jovinelli che, nonostante sia diventato il primo teatro romano, tra quelli di 800-900 posti, per pubblico con 96.000 spettatori nell'ultima stagione, ha ad oggi un disavanzo di 500.000 euro e aperto un contenzioso con la proprieta' dello stabile. Attendiamo risposte dal ministero per i Beni e le Attivita' Culturali'', dice il produttore dell'ambra Jovinelli Valerio Terenzio. "Il contratto d'affitto scade tra un anno e abbiamo avviato un contenzioso con la proprietà perché paghiamo un affitto altissimo, che pesa sui nostri costi di gestione".
Inoltre Terenzio e la direttrice Serena Dandini chiedono una legge che regolamenti il settore e la fine dei tagli del Fus realizzati dalle finanziarie di berlusconi.
L'Ambra Jovinelli, con la sua facciata in stile liberty inizio novecento, è lo storico teatro di varietà dove si sono esibiti, tra gli altri, Petrolini e Totò. Da sette anni è stato restaurato e riaperto con spettacoli molto apprezzati, soprattutto di cabaret.
Premesso che la chiusura del teatro sarebbe una perdita grave e che il taglio al fondo unico dello spettacolo è scandaloso, bisogna rendersi conto che poiché lo storico teatro è caduto nelle mani di uno speculatore, qualunque aiuto economico pubblico dato all'Ambra Jovinelli si trasformerebbe una generosa elargizione al proprietario dello stabile da parte della collettività.
Considerato che gli spettacoli si vedono anche un po' male, a causa della struttura antica, la mia modesta proposta è che la produzione si sposti un un altro teatro, magari moderno e dall'affitto molto più basso.
Così magari l'esoso proprietario potrebbe rimanere senza la comoda rendita costituita dall' affitto. E magari questa storia potrebbe diventare un esempio contro la speculazione immobiliare, che è una delle più odiose e diffuse forme di sfruttamento che ci sono attualmente in Italia.
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12 giugno 2007
30 marzo 2007
the great TFR swindle
Per sapere cosa fare del TFR basterebbe notare che da qualche mese a questa parte giornali e tv hanno smesso improvvisamente di parlare di disastri borsistici, bond argentini o crack parmalat, e la borsa è ridiventata un luogo dove i soldi si moltiplicano allegramente.
Oppure dare un'occhiata a tutte le "guide" in circolazione, che inevitabilmente consigliano i fondi pensione.
O ancora considerare che se si sceglie di lasciare il tfr dov'è, è possibile passarlo ai fondi pensione in un secondo tempo, mentre se si scelgono i fondi pensione non si può più tornare indietro.
Ma se questo non dovesse bastare, c'è un test che risolve ogni dubbio.
Immaginiamo che il datore di lavoro dica che da quest'anno i soldi della tredicesima saranno usati per acquistare titoli o azioni in borsa (e quali comprare lo sa e lo decide lui) e a dicembre vi arriverà il ricavato della vendita in borsa, invece dei soldi accantonati come sempre. Voi accettereste o no ?
Se rispondete sì, allora fate bene a passare il tfr ai fondi.
Se rispondete no, come me, lasciate il tfr dov'è.
Nel mio ufficio, come prevedevo, non ho convinto nessuno. Ma su internet magari può andare meglio.
Oppure dare un'occhiata a tutte le "guide" in circolazione, che inevitabilmente consigliano i fondi pensione.
O ancora considerare che se si sceglie di lasciare il tfr dov'è, è possibile passarlo ai fondi pensione in un secondo tempo, mentre se si scelgono i fondi pensione non si può più tornare indietro.
Ma se questo non dovesse bastare, c'è un test che risolve ogni dubbio.
Immaginiamo che il datore di lavoro dica che da quest'anno i soldi della tredicesima saranno usati per acquistare titoli o azioni in borsa (e quali comprare lo sa e lo decide lui) e a dicembre vi arriverà il ricavato della vendita in borsa, invece dei soldi accantonati come sempre. Voi accettereste o no ?
Se rispondete sì, allora fate bene a passare il tfr ai fondi.
Se rispondete no, come me, lasciate il tfr dov'è.
Nel mio ufficio, come prevedevo, non ho convinto nessuno. Ma su internet magari può andare meglio.
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