11 maggio 2016

Se Roma piange, Milano non ride

Leggo su the towner, un interessante sito "about cities", dicono loro, in cui ci sono articoli belli anche se un po' troppo convinti di esserlo, scritti da giovani che speriamo siano pagati, un reportage sul bagno di folla per l'inaugurazione del centro commerciale di Arese, dove un tempo si costruivano le Alfa Romeo.
Milano ultimamente ha imparato a mettersi in fila dappertutto per ore e ore, come per la Expo di cui ancora non ci hanno comunicato quanto è costata.
E Roma? Per ora sembra resistere alla tentazione di mettersi in fila a vuoto, ma la sua situazione è piuttosto disperata: un articolo, super condiviso sui social, di Christian Raimo ne registra lucidamente lo stato attuale.
Da notare anche una risposta polemica all'articolo di Raimo. Libernazione, non confondetevi con il vecchio quotidiano di Rifondazione Comunista, è un blog collettivo molto polemista e molto liberista, dove non è chiaro se Raimo non gli sia simpatico o è semplicemente la vittima della polemica del giorno.
UPDATE 17 maggio
Altra risposta sullo stesso registro, proveniente dall'area del sole 24 ore con identico messaggio di fondo (l'imprenditoria privata non va ostacolata), curiosamente lo stesso richiamo arbitrario al vino biodinamico che nessuno ha citato in origine e gli stessi luoghi comuni (okkupare con la k, sgrammaticature romanesche al punto giusto) .