02 marzo 2007

dritte sulla tanzania

Per non fare torto a chi non conosce l’inglese, traduco il post precedente in italiano. In pratica si tratta di una serie di informazioni per chi va in Tanzania, dotato di una guida turistica (io avevo la sciagurata lonely planet, ma le altre hanno lo stesso problema) e si rende rapidamente conto che quello che c’è scritto sulla guida non è stato ricontrollato da anni oppure le informazioni mancano del tutto.
Varie volte in passato ho usufruito io di contributi simili (principalmente su siti in inglese) e mi è quindi sembrato giusto provare a ricambiare.
Ovviamente questi appunti hanno solo l’intenzione di integrare o correggere una guida, che bisogna comunque avere, almeno per la mappa, gli indirizzi e le informazioni generali.
Se doveste utilizzarli, fatemi sapere come vi siete trovati.

Dar es Salaam
E’ una città piuttosto tranquilla per essere una capitale. Il centro non è trafficato e non sembra neanche pericoloso (c’è, come in tutta la Tanzania, il problema dell’assenza di illuminazione notturna).
E’ sorprendentemente difficile trovare posti dove servono birra. C'è un bar nei pressi del mercato del pesce, sul mare, ma la zona è raccomandabile solo di giorno.
I posti migliori dove mangiare sono su jumheri street. Sonny restaurant serve un buon barbecue, il ristorante New Passion serve birra e un curioso stufato di carne e banana. Nella stessa via c'è il kadri tea room, un posto ottimo per il pranzo con una varietà di snack indiani sui 300 scellini circa, serviti con salsa di cocco tritato.
Per dormire, il safari inn costa 20 dollari per la camera doppia con bagno e colazione. Il jambo inn sembra simile, solo l’ingresso è migliore.

Arusha
Se arrivate con l’autobus della Scandinavian sarete invitati a prendere un autobus gratuito per il meru house inn, senza problemi, l’hotel non è male, costa 10000 scellini (al netto dello sconto facilmente ottenibile), tutte queste cortesie servono a farvi scegliere per i safari la victoria expedition che si trova al piano terra dell’albergo: meglio evitare quest’ultima scelta, la macchina si rompeva ogni giorno, il cibo non era granché e il programma veniva accorciato.


Per un’alternativa per i safari, posso dire che a occhio sunny safaris e safari makers sembravano più efficienti, le macchine e l’equipaggiamento erano migliori, le guide sembravano più professionali e soprattutto sapevano aiutare a riparare la nostra macchina.
Il taglio dei programmi sembra essere un problema generale tanzaniano, colpisce anche i cultural tour (lo stregone non c'è, il fabbricante di coltelli è andato al mercato e così via), comunque interessanti.
In alternativa al meru house inn, di fronte c’è l’Arusha backpacker hotel, 5, 10 e 15 dollari per singola/doppia/tripla. Il suo ristorante è caro.
Il ristorante del meru house inn è invece economico ma il cibo è “internazionale”.
A pochi metri ci sono anche un internet point e un cambio, utili dal momento che Arusha di notte diventa piuttosto spaventosa.
Per mangiare alla tanzaniana, con carne alla brace servita senza posate e il cameriere che porta l’occorrente per lavarsi le mani prima e dopo la cena, si può andare al Pama bar, in Wachanga road (sarebbe una breve camminata a piedi, girando al distributore gapco, il punto è che di notte è buio pesto, quindi meglio prendere il taxi).

Moshi
Per dormire, consiglierei il moshi backpacker hostel, sembra buono (prima si chiamava Deville), 4/8/12 dollari per s/d/tr.
Altrimenti io ho dormito a a&a accomodation, 12000 scellini per la doppia con bagno, non male, niente colazione.
il ristorante Hill sotto a&a vende economici snack per pranzo (niente birra), sempre se non volete pranzare con la frutta per strada (meraviglioso il mango al pili pili - sale e chili).
Per la cena alla tanzaniana è consigliabile e molto animato l’east african pub inn, molta atmosfera, stessa strada di a&a accomodation.
Per un panorama del kilimanjaro al tramonto (di norma la cima viene fuori dalle nuvole solo all’alba e al tramonto), prendere una birra sul terrazzo del kindokoro hotel (il ristorante sembra caro, ma ha una bella atmosfera).

Lushoto
E’ una cittadina molto piccola, interessante come esempio di Tanzania rurale.
Per dormire c’è il tumaini hotel, 17000 scellini per la camera doppia, decente, ottima posizione. L’hotel ha anche 2 ristoranti, uno all’interno per turisti,uno in giardino per tanzaniani, ma nessuno dei due serve birra.

Il lushoto sun ha un ristorante deludente, anche se vi permette di portare birra da fuori.
La soluzione migliore per mangiare è di sedersi al checkpoint bar, dove c'e' un macellaio-cuoco che prepara mezzo chilo di carne bovina alla brace per 2000 scellini.
Dall'altra parte della strada vendono mishikaki a 200 scellini l’uno, nonche' ugali e altro cibo tradizionale, che si può portare al tavolo del bar.
Per l’irente viewpoint, la camminata è facile, non serve la guida, ci vuole un’ora e mezza ad andare e altrettanto a tornare, si incontrano molti villaggi e molta gente, fortunatamente poche automobili. I picnic lunch dell'irente farm sono soddisfacenti, costano 3000 scellini, vale la pena anche di comprare il formaggio (2500 scellini per una forma da 350 grammi).
Vicino alla chiesa cattolica, all'inizio del cammino per l'irente viewpoint c'e' un
campo da calcio dove e' facile unirsi ai locali e giocare (dalle 4 di pomeriggio in poi è l’orario migliore).

Tanga
L'ocean breeze hotel, praticamente l’unico raccomandato in città, era pieno. Mi hanno allora consigliato il malindi hotel su ring road, piuttosto buono, 12000 scellini la stanza doppia.
Il patwas restaurant, gestito da un indo-tanzaniano, fa effettivamente ottimi succhi di frutta, non ho provato la cucina (ma non è aperto per cena, comunque).
Il ristorante del campeggio kurutu e' caro (piatti principali a partire da 10000 scellini) ma vale la pena, almeno per i gamberi cucinati in una decina di modi diversi. Nella spesa per cenare lì bisogna calcolare anche il taxi per andare e venire dal centro di Tanga.

Bagamoyo
Mary nice place è un esempio di come una menzione su una guida può fare la fortuna di un posto e la rovina degli altri. Non tanto “nice”, non tanto economico (15000 scellini la doppia con bagno), fuori mano e in mezzo al nulla, ha stanze piuttosto malandate e senza zanzariera. La colazione è extra e costa 2500. Grazie alla pubblicità della lonely planet adesso è facile da trovare, in quanto hanno messo vari cartelli per la città, e altre camere sono in costruzione. Se avete la lonely planet e non volete andare lì, non saprete dove andare in alternativa: in questo caso, l’ideale è andare all’ufficio informazioni della scuola turistica e comprare una fotocopia della mappa bradt per 2000 scellini (è vero, per una fotocopia sarebbe troppo, ma comprende un’offerta alla scuola) su cui si trovano almeno altri 10 alberghi in città. Ci sono anche quelli sul mare, ma considerate che il mare non è granché, almeno dalla missione alle rovine di kaole.

Per mangiare, è buono il bar / ristorante New Top Life , si spende sui 5000 in due per ugali con pollo o con pesce.

Zanzibar
Zanzibar è molto più turistica del resto della Tanzania. Ci sono moltissimi negozi di souvenir e venditori di strada. In quanto italiani sarete automaticamente classificati come gente che ha comprato una settimana tutto compreso in un resort e sta facendo un’escursione di mezza giornata a stone town. Se i prezzi che vi chiedono sono doppi rispetto al continente, rassegnatevi. Se vi chiedono di cambiare uno o due euro in monete, aiutateli: si vede che hanno venduto qualcosa a un turista, ma le monete non sono accettate all’ufficio di cambio.

Nungwi
I bungalow sul mare di Union beach costano 30 dollari (non si trova nulla a meno).
“Mama restaurant local dishes” in centro è piuttosto spartano, ma serve un buon ugali con pollo per 1500 scellini.

I ristoranti sulla spiaggia hanno tutti qualità simile e un prezzo tra 8000 e 10000 scellini per il piatto principale. In dettaglio:
Baraka ha un piccolo menu e servizio lentissimo;
Fat fish sembra più attrezzato, ha menu esteso e servizio veloce ed è praticamente sopra il mare;
moose goose pub: servizio veloce e menu con ricette di Zanzibar (anche se il risultato è difficilmente distinguibile);
Langi langi, menu ridotto, passabile, non serve birra (ma permette di portarsela da fuori).
Camminando 20 minuti verso sud si può raggiungere Kendwa (altamente consigliato), praticamente ogni punto è ideale per fare il bagno, il rischio di rapine è praticamente nullo, poiché si incontra molta gente.
La spiaggia di Kendwa è più bella di quella di Nungwi, ma è consacrata ai villaggi turistici e i venditori sono più insistenti perché vi scambiano per clienti dei villaggi.
Invece da Nungwi camminando verso nord, oltre il porticciolo dei dhow, c’è un faro e un acquario delle tartarughe marine (ingresso 2 dollari o 2500 scellini, comprendente un’offerta per il progetto di ripopolamento; chiedete che non brutalizzino le tartarughe per farvele vedere meglio), e più avanti un tratto di mare con acqua caldissima (ma attenzione alle mini meduse).
Per partite a pallone sulla spiaggia, i punti migliori sono le due spiagge subito al sud del cholo bar. Il cholo bar, con amache e altre bizzarrie, è il posto dove vanno a bere tutti i turisti e tutti i locali che vogliono interagire con i turisti. Per trovare i bar dove va la gente del posto, seguire le luci e/o la musica.
Trasporti: se prenotate uno shuttle bus da stone town a nungwi, accertatevi che non ci sia gente da lasciare a kendwa, e al limite chiedete di essere portati prima a nungwi, perché la deviazione per kendwa può farvi perdere un’ora (la strada è pessima).

Stone town
Per dormire, gli hotel victoria, florida, malindi, flamingo, nel centro storico sembravano equivalersi, sui 30 euro per una doppia con bagno.
Io ho dormito al pyramid hotel, per 25 dollari la doppia con bagno. Le stanze e i letti sono in stile tradizionale di Zanzibar, la colazione sul terrazzo è buona (molta frutta), il terrazzo non è panoramico.
Il Monsoon restaurant è un posto suggestivo, si mangia seduti su cuscini in tavolini bassi, con musica dal vivo e menu attraente. E’ indicato per una cena più lussuosa del solito (10000 scellini le portate principali), naturalmente non vedrete abitanti del posto cenare lì. Tenete presente che la maggior parte delle portate principali è costituita dai contorni (che comunque sono buoni).
La house of wonders vale la visita, innanzitutto per la vista dal terrazzo dell’ultimo piano, poi per le esposizioni all’interno.
Il cibo di strada è ottimo: si possono trovare manghi, jackfruit, manioca, cocco, mais.
Ai forodhani gardens il cibo è vario e allettante, almeno finché non vi renderete conto che rimane lì per giorni e giorni (è cotto in precedenza, comunque, e bisogna ammettere che il giorno dopo non ci si sente male).
La birra è costosissima, 2500 scellini e non c’è modo di contrattare.

Due suggerimenti generali, per concludere.
Vi serviranno dei dollari, procurateveli di grande taglio (banconote da 100), l'ultimo tipo e senza tagli, altrimenti saranno rifiutati o fortemente deprezzati al cambio.
Leggerete molti avvertimenti su crimini e rapine a cui potreste andare incontro praticamente in ogni città. Senza essere imprudenti, tenete presente che sono esagerate.

1 commento:

ergo ha detto...

ciao
sono d'accordo sul tuo giudizio sulle guide, nessuna guida può racchiudere la ricchezza dei luoghi visitati camminando a piedi tra la gente e respirando l'atmosfera di quel posto, di quella gente...