Il processo agli aggrediti di giovedì a villa ada è cominciato oggi per direttissima.
Ricapitolando la storia, giovedì scorso, dopo il concerto della banda bassotti, quando buona parte delle persone (tra cui me) era andata via, un centinaio di fascisti di piazza vescovio è arrivato al grido di "duce, duce", armato di coltelli e bastoni ( e di corsa e in formazione militare, sembra) a seminare il panico: tra gli spettatori, che hanno provato a difendersi, il più grave ha ricevuto 9 coltellate, di cui due a un centimetro dal polmone.
La polizia è arrivata molto in ritardo (nonostante a fianco all'entrata di villa ada ci sia una grande caserma dei carabinieri) e non ha trovato di meglio da fare che fermare quattro spettatori per i consueti reati "da manifestazione".
Gli aggressori erano intanto scappati e non sono stati identificati.
Aggressioni fasciste di questo tipo avvengono spesso fuori da luoghi politicizzati come i centri sociali, stavolta è avvenuta in un luogo "neutrale" (anche se il concerto non lo era) e ricorda piuttosto il caso di renato biagetti.
Invece è purtroppo usuale trovare guai ad avere a che fare con le forze dell'ordine: da napoli e genova 2001 a Federico Aldrovandi, dalla manifestazione contro forza nuova a milano a questi fatti di villa ada, per restare solo nel ventunesimo secolo.
E' altrettanto usuale che qualche politico e qualche giornale abbia accomunato aggressori e aggrediti nella teoria degli opposti estremismi.
Il processo per direttissima ai quattro spettatori è cominciato oggi.
Sarebbe inaccettabile una conclusione con una doppia beffa: aggrediti e condannati.
E sabato manifestazione, le ultime notizie dicono da villa ada a piazza sant'emerenziana e ritorno. Piazza Vescovio non è stata concessa per timori di scontri e perché è "troppo fascista". Ma comunque si potrà manifestare contro la violenza fascista nel quartiere "nero". Consiglio comunque la visita di piazza vescovio (senza dare troppo nell'occhio - e non sabato, perché c'è un sit-it neofascista): c'è un'atmosfera pesante, sembra un po' di essere in un film sulla dittatura argentina.
3 commenti:
Speriamo bene per sabato, mi piacerebbe vedere una manifestazione antifascista di massa e il fatto che l'Arci partecipi mi fa ben sperare. Le parole d'ordine antifasciste dovrebbero uscire dal recinto dei "professionisti" dell'antifascismo e tornare ad essere parole condivise.
Ciao, un saluto.
Guardate che con questi fascisti di merda il pacifismo ,manifestazioni democratiche ecc. non servono ad un cazzo,questi capiscono solo la violenza,sarebbe ora che si tornasse all'antifascismo militante e visto che non stanno capiti bisognerebbe rinfrescagli la memoria.
E pensare che qualcuno dice che il fascismo è un fenomeno folkloristico del passato e poi ci si trova con questi che gridano "duce, duce" e accoltellano senza motivo qualcuno che potrebbe essere il loro vicino di casa o collega di università o di lavoro.
La manifestazione è una possibile lotta contro questo fenomeno: oggi i fascisti sono cento ma domani potrebbero essere mille.
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