16 aprile 2015

In difesa dei Rom

I rom sono anti­pa­tici a (quasi) tutti: ed è indub­bio che una parte di essi vive nella ille­ga­lità, com­mette reati e induce i pro­pri figli all’accattonaggio. Per molti ita­liani i rom costi­tui­scono il primo motivo di allarme sociale. Tutto ciò può giu­sti­fi­care l’aggressiva mobi­li­ta­zione anti-zingari oggi in corso nel nostro paese? Una sorta di pogrom cul­tu­rale ai loro danni? Una mino­ranza di circa 180mila per­sone per metà cit­ta­dini ita­liani e per il 60% resi­denti in abi­ta­zioni rischia di rap­pre­sen­tare il capro espia­to­rio delle ansie col­let­tive, delle fru­stra­zioni sociali e dell’inquietudine per la pro­pria sicu­rezza. Oggi i rom, quelli buoni e quelli cat­tivi, sono tra­gi­ca­mente soli: nes­suno sta dalla loro parte e nes­suno sem­bra ricor­dare che i diritti sono indi­vi­si­bili. E che negare ai rom le garan­zie e le risorse della cit­ta­di­nanza vuol dire accet­tare che quelle stesse garan­zie e quelle stesse risorse pos­sano venire limi­tate e com­presse nei con­fronti di noi tutti. Con­sen­tire che i rom diven­tino l’oggetto dell’ostilità sociale e il ber­sa­glio di un vero e pro­prio mec­ca­ni­smo di degra­da­zione morale signi­fica con­tri­buire a far sì che la nostra società sia sem­pre più cat­tiva e ingiu­sta. Assi­stere in silen­zio a que­sta mobi­li­ta­zione dell’odio equi­vale alla resa verso chi vuole cri­mi­na­liz­zare tutta una mino­ranza per poterla met­tere al bando.

Luigi Man­coni , Ales­san­dro Ber­gon­zoni, Anna Foa, Gad Ler­ner, Ermanno Olmi, Moni Ova­dia, San­tino Spinelli
.... e conteoliver

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