01 novembre 2015

Qualche consigliere comunale di Roma (e qualche commissario) da ricordare

L'Expo di Milano è finalmente finita, e in singolare coincidenza, è anche finito il mandato del sindaco di Roma, Ignazio Marino.
Prevedo che ora, in vista anche delle prossime elezioni comunali, Milano cesserà gradualmente di essere definita "capitale morale" e la città dove sembra funzioni tutto, mentre Roma ricomincerà ad essere "la capitale della cristianità, dell'Italia e del mondo", perché magicamente tutto, grazie al commissario, al dream team di Renzi e alla benedizione del vaticano, del resto padrone di grande quantità di immobili e business della città, tornerà di nuovo a funzionare.

Poiché la macchina della (dis)informazione, in crisi di vendite ma non di teste manipolate, ha raggiunto vette mai esplorate prima, provo a dare un contributo informativo: pubblico qui un paio di notizie poco diffuse, che in futuro potrebbero scomparire per sempre o, all'occorrenza, riuscire come nuove.

Una è una notizia del 2011, diffusa dall'Unità (che non era ancora il bollettino renziano di oggi) su un non memorabile atto del neo-commissario Tronca:

"I fatti, documentati da un’inchiesta interna, risalgono all’11 maggio, quando allo stadio Olimpico della Capitale, si gioca Roma-Inter per la coppa Italia. E’ l’occasione nella quale autista e mezzo di soccorso vengono distolti dal servizio per essere utilizzati come Ncc, noleggio con conducente ma gratuito, per accompagnare il figlio del dottor Francesco Paolo Tronca e un’altra persona a un incontro di calcio".

La seconda è l'elenco dei consiglieri comunali che hanno sfiduciato Marino senza passare per un dibattito nell'aula consiliare, 19 del PD, si dice con la minaccia della mancata ricandidatura, altri 7 raccattati qua e là, si dice con l'unico scrupolo di non includere l'impresentabile ex sindaco Alemanno e altri casi umani come i consiglieri meloniani e salviniani.
Ricordatevi dei loro nomi quando ci saranno prossime elezioni:
Fabrizio Panecaldo, Valeria Baglio, Erica Battaglia, Orlando Corsetti, Athos De Luca, Michela Di Biase*, Cecilia Fannunza, Alfredo Ferrari, Valentina Grippo, Liliana Mannocchi, Dario Nanni, Marco Palumbo, Giovanni Paris, Laura Pastore, Ilaria Piccolo, Maurizio Policastro, Antonio Stampete, Giulia Tempesta, Daniela Tiburzi  (Partito Democratico);
Svetlana Celli (Lista civica di Marino!), Daniele Parrucci  (Centro democratico), Roberto Cantiani (Ncd)  Ignazio Cozzoli e Francesca Barbato (fittiani, qualunque cosa significhi), Alfio Marchini e Alessandro Onorato (diretta emanazione di Arfio).
*moglie di Franceschini

In ogni caso, Marino, a parte la maniera ignobile con cui è stato fatto fuori, non lascerà grossi rimpianti come sindaco: del tutto allineato con i poteri forti,  ha sgomberato e combattuto centri sociali, movimenti per la casa ed esperienze dal basso e si è schierato quasi sempre dalla parte sbagliata, in questo senso sono memorabili le sue esternazioni in occasione della chiusura per assemblea del Colosseo.

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