03 marzo 2008

io santo, tu beato

Chi vive a Milano deve sopportare un sindaco come Letizia Moratti, dopo aver sopportato sindaci leghisti o cognati di Craxi, e ha visto sparire la sinistra politica qualche anno prima del resto d'Italia. In compenso un milanese, se vuole, ha la possibilità di vedere per tutto il mese "io santo, tu beato".
E' uno spettacolo teatrale di Renato Sarti e Bebo Storti, nei panni rispettivamente di Pio XII e padre Pio, che arrivati nell'aldilà scoprono che i posti nel paradiso sono già occupati per l'affollamento causato da Woytila che, solo lui, ha fatto 482 santi e 1338 beati.
Seguirà una lite in cui i due, il papa parlando in latino maccheronico e l'altro in pugliese stretto, si rinfacceranno i misfatti della chiesa e poi reciprocamente quelli dell'altro.
Qualcuno ricorderà il precendente spettacolo "la nave fantasma", sul naufragio, il giorno di natale del 1996, di una nave di migranti al largo di Porto Palo, con 283 morti.
"Io santo, tu beato" era già andato in scena a Milano, con ottimo successo, e ha fatto incazzare "Libero" che ne ha scritto un articolo al veleno. Già questo sarebbe un ottimo motivo per vederlo, purtroppo però, incredibilmente, nella Roma papalina del 2008 nessun teatro lo ha accettato, per non contrariare il vaticano.
Se le cose non cambiano in futuro quindi, l'unico modo per vederlo sarà prendere il treno.

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