19 novembre 2013

pigneto 2013

Da qualche tempo il nemico numero uno delle associazioni di quartiere e dei cittadini del Pigneto è sicuramente lo spaccio di droga, mentre fino a qualche anno fa era la movida.
Sicuramente la lotta alla movida non aveva un sostegno unanime, con le opposizioni, dei gestori e dei fruitori dei locali(e chi si lamentava della movida, se non anziano, veniva automaticamente tacciato di essere una persona triste).
Lo spaccio di droga invece trova d'accordo praticamente tutti: la droga fa male e tra l'altro, il front end del "servizio" è quasi totalmente ceduto in "outsourcing" ad immigrati, cosa che scatena facilmente il razzismo di ritorno.
Ad un occhio neutrale appare invece che da almeno dieci anni movida e spaccio di droga prosperano parallelamente per il quartiere. La clientela è in buona parte la stessa. E, manovalanza a parte, forse anche qualche grande investitore può essere lo stesso (si veda il titolo su repubblica.it, sebbene si riferisca al centro storico).


Quanto alla storia secondo cui la movida contrasti lo spaccio, se è vero che lo spacciatore non si piazza a ridosso dei tavolini di un locale, sarà sicuramente più defilato ma a disposizione del cliente che vuole provare uno sballo un po' meno legalizzato.

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