23 marzo 2007

Una soluzione per il caro concerti


Silvio Rodriguez ha annullato un concerto in Cile perché il costo dei biglietti era troppo alto. Il concerto era previsto a Talca l'8 marzo, e i prezzi partivano da 40 mila a 80 mila pesos cileni (tra 80 e 110 dollari).
Sembra che molti ammiratori gli abbiano mandato lettere per lamentarsi del prezzo troppo alto del concerto, insostenibile per il livello di vita di molti cileni.
Lui allora si è informato sui prezzi degli altri concerti e ha deciso di cancellarlo.
Più volte, prima della tournèe, si era offerto di fare un concerto gratis a Santiago, l'ha anche proposto alla presidente della repubblica Bachelet che aveva voluto incontrarlo (i presidenti della repubblica non sono tutti ottuagenari che hanno fatto politica a vita), ma la risposta è stata negativa: un concerto gratuito avrebbe rovinato gli affari degli organizzatori dei concerti a pagamento.
Questa è un'esemplare distorsione dell'economia di mercato: il musicista si offre di suonare gratis, il pubblico sicuramente ne sarebbe stato felice, ma tutto va a monte perché l'intermediario, che ha un ruolo non indispensabile (ma lucroso), si oppone.

Adesso al buon Silvio Rodriguez è stata anche fatta causa. Lui è perplesso: "in 60 anni è la prima volta che vengo processato per qualcosa.", però convinto: "nessuno mi pagherà per questi concerti mancati e se qualcuno volesse pagarmi, rifiuterei. Se sono così non è perché ho la vocazione del santo. E' che pensare solo agli interessi materiali mi sembra una stupidaggine."
E il 30 aprile darà un concerto gratuito nella Repubblica Dominicana, "per i lavoratori, aspettando il 1° maggio".
Può darsi che vivendo in un paese come Cuba, dove i beni di prima necessità sono forniti gratuitamente, i beni di lusso non si trovano proprio e l'ostentazione di ricchezza è deprecata e dà nell'occhio, è più facile essere più distaccati rispetto al denaro.
Ma l'esempio è ammirevole. Chissà che qualche suo collega italiano non voglia seguirlo.

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