11 aprile 2006

elezioni: il minimo del massimo

Alla fine sembra che riusciremo a toglierci berlusconi dalle scatole. Però c'è poco da essere allegri, metà dell'Italia lo ha votato, dopo tutto quello che ha fatto negli ultimi cinque anni. Come dice Nanni Moretti (a cui devo ancora un post) Berlusconi ha già vinto comunque, perché ci ha cambiato la vita con le sue televisioni. Ci ha dato la pubblicità nei film, tanto egoismo e dei valori plastificati. E adesso siamo qui, un paese chiuso dentro sè stesso, con la paura degli altri o quella di perdere i propri piccoli patrimoni.
E comunque un governo con un po' di sinistra ci sarà, tirato per la giacchetta dai poteri forti, sotto il ricatto continuo della caduta con un numero enorme di leggi orribili da cancellare e uno ancora più grande di cose anche solo decenti da fare. Forse l'unica cosa divertente è che, se ci sarà una maggioranza al parlamento, bisogna essere riconoscenti alla legge elettorale della camera, fatta dalla destra a suo presunto vantaggio, agli italiani all'estero che Tremaglia pensava di colonizzare (il senatore argentino sarà con la coalizione vincente a prescindere) e a qualche senatore a vita. Se si farà il governo lo decideranno Andreotti e Cossiga. Auguri.

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