15 maggio 2007

Dagli all'ecologista

Gli ecologisti, dopo gli immigrati, sono una delle categorie più vittima di discriminazioni e generalizzazioni da parte di stampa e tv in Italia. Un solo esempio: un articolo di ieri uscito su repubblica e intitolato: "Le tribù minacciate dagli ecologisti", in cui si citano alcuni esempi di contrasti tra le organizzazioni dei parchi naturali e gli abitanti delle zone interessate. Secondo l'articolo, finora i parchi naturali sono pensati escludendo la presenza umana al loro interno; addirittura in alcuni casi l'istituzione del parco nazionale è un pretesto per combinare affari con aziende private ai danni degli abitanti.

E' difficile entrare nello specifico della questione, sicuramente contrasti di questo tipo sono spiacevoli, ma non credo che si possa discutere l'opportunità di creare parchi naturali nel mondo, nè indicare, come fa il titolo, il movimento ecologista come principale nemico delle popolazioni del terzo mondo. E' evidente che i veri nemici sono altri.
Però conviene far passare gli ecologisti come persone ottuse che sono contro allo sviluppo o al benessere o che cadono in contraddizione. Contrari al trasporto su gomma, ma anche alla ferrovia ad alta velocità. Contrari alle centrali elettriche inquinanti a carbone o a gas ma anche al nucleare.

Ciò perché gli ecologisti sono contrari alle opere faraoniche, al consumo acritico, allo spreco di risorse: quindi andranno sicuramente contro agli interessi degli inserzionisti pubblicitari.

1 commento:

alberto ha detto...

caro amico conte oliver,mi sembra inutile la tua arrabbiatura...ci sono fior fior di prove che confermano qullo che dice l'autore dll'articolo de "La Repubblica".lui non sta dicendo che tutti gli ecologisti fanno questo ma sta solo citando alcuni casi di persone che magari pensano di fare una cosa buona ma inconsciamente, e non,mandano via dai propri territori persone che vi hanno vissuto per secoli. sei un gan coglionazzo. ciao