12 giugno 2007

speculatori teatrali

''Quella di quest'anno potrebbe essere l'ultima stagione dell'Ambra Jovinelli che, nonostante sia diventato il primo teatro romano, tra quelli di 800-900 posti, per pubblico con 96.000 spettatori nell'ultima stagione, ha ad oggi un disavanzo di 500.000 euro e aperto un contenzioso con la proprieta' dello stabile. Attendiamo risposte dal ministero per i Beni e le Attivita' Culturali'', dice il produttore dell'ambra Jovinelli Valerio Terenzio. "Il contratto d'affitto scade tra un anno e abbiamo avviato un contenzioso con la proprietà perché paghiamo un affitto altissimo, che pesa sui nostri costi di gestione".
Inoltre Terenzio e la direttrice Serena Dandini chiedono una legge che regolamenti il settore e la fine dei tagli del Fus realizzati dalle finanziarie di berlusconi.

L'Ambra Jovinelli, con la sua facciata in stile liberty inizio novecento, è lo storico teatro di varietà dove si sono esibiti, tra gli altri, Petrolini e Totò. Da sette anni è stato restaurato e riaperto con spettacoli molto apprezzati, soprattutto di cabaret.

Premesso che la chiusura del teatro sarebbe una perdita grave e che il taglio al fondo unico dello spettacolo è scandaloso, bisogna rendersi conto che poiché lo storico teatro è caduto nelle mani di uno speculatore, qualunque aiuto economico pubblico dato all'Ambra Jovinelli si trasformerebbe una generosa elargizione al proprietario dello stabile da parte della collettività.
Considerato che gli spettacoli si vedono anche un po' male, a causa della struttura antica, la mia modesta proposta è che la produzione si sposti un un altro teatro, magari moderno e dall'affitto molto più basso.
Così magari l'esoso proprietario potrebbe rimanere senza la comoda rendita costituita dall' affitto. E magari questa storia potrebbe diventare un esempio contro la speculazione immobiliare, che è una delle più odiose e diffuse forme di sfruttamento che ci sono attualmente in Italia.

7 commenti:

vanesio ha detto...

Ma teatri nuovi in cui trasferire l'ambra jovinelli ce ne sono? Mi viene in mente solo quello di tor vergata, che peraltro ha una sua programmazione e una sua linea.

Come soluzione, vedrei bene anche un provvedimento comunale:visto che espropriare non si può, che sia almeno un abbassamento coatto del canone (ma so che non lo faranno mai)

conteoliver ha detto...

@kuki:
presumo che altri teatri ci siano, da belli come il palladium o il capranica a malmessi come l'arcobaleno.
Non ho ovviemente informazioni precise sulla proprietà o sulle tariffe, magari non si arriverebbe a un grande risparmio oppure si andrebbe a sovvenzionare un proprietario peggiore o una parrocchia, che già non paga l'ici.
In ogni caso si potrebbe far agire la domanda e offerta del mercato, come tutti amano dire quando vogliono fare affari: il meno caro (se c'è) vince.

Quanto alla seconda soluzione, sarebbe ottima, ma irrealizzabile.
Questa amministrazione non ama usare quegli strumenti neanche in casi di emergenza, cosa che rende molto felice la lobby dei palazzinari.

dottorTroy ha detto...

Di chi è la proprietà dello Jovinelli?

conteoliver ha detto...

@dottortroy:
ottima domanda.
Quando ho scritto il post non lo sapevo.
Ho cercato più approfonditamente e ho trovato materiale per un post nuovo.

Anonimo ha detto...

Circa a quello che dicevi circa il mio uso del termine "violenza".

Quello di causare shock ad una persona che non lo vuole subire si chiama violenza, indipendentemente se si fa con una spranga o con un perizoma.

L'italiano è vario, ma le parole hanno un loro significato.

Purtroppo, la gente ritiene che l'ingiustizia insita nella violenza sia bilanciata da una maggiore violenza. E via con la continua escalation.

E' per questo che, a volte, si alza una bandiera per dire "attenti!"

Un saluto

Guido

Anonimo ha detto...

OT:


dici che gli è riuscita bene? Può essere, ma i mirror sono spuntati come funghi :D

Ah, questi sguatteri del male...

http://www.esnips.com/doc/15d8eecd-9cf2-48bf-b726-a674a529f3ed/pretofilia

conteoliver ha detto...

Effettivamente la censura tout court su internet è difficile da fare.
Meglio così.
Magari ci fossero contromisure anche per altre loro strategie,come mistificazione, sputtanamento o benaltrismo...