14 dicembre 2007

Il writer giustiziere del pigneto e la mobilità insostenibile

Da qualche tempo al pigneto, quartiere cool-ma-neanche-tanto dove abito, alcune automobili vengono marchiate con la inequivocabilmente dispregiativa scritta "shit".


Il pigneto, per chi non lo conosce, è un quartiere ex-popolare promosso, mediante la pedonalizzazione di una strada, a ennesimo quartiere del divertimento della roma veltroniana, dove però il divertimento è inteso quasi unicamente come consumo di cibi e bevande, purché effettuato nei locali istituzionali: difatti i phone center che di straforo vendevano una bottiglia di peroni da 66 cl a un paio di euro, molto apprezzati dai tanti che non volevano spendere i 5 o 6 richiesti per una bevanda simile in un bar/enoteca/wine bar/libreria bar trendy con tavolini, sono stati colpiti prima con ordinanze ad hoc, poi con veri e propri blitz.
L'estate scorsa la folla e il rumore hanno causato sentimenti di intolleranza da parte dei vecchi residenti.

L'altro motivo di intolleranza era la presenza di immigrati, probabilmente con contratti d'affitto in nero, e stipati in gran numero in appartamenti (o locali con uscita sulla strada) fatiscenti. Suscitava grande riprovazione, ad esempio, un gruppo di arabi che di sera portava in strada una branda con materasso su cui si sedevano e chiacchieravano. Offendevano il decoro, a detta di qualcuno. Per me era un passatempo innocuo e anche ecologico, peggio sarebbe stato restare in casa, fuori dalla vista degli impressionabili vicini ma magari con un ventilatore o condizionatore acceso di continuo.
Qualcuno ha efficacemente fuso le due intolleranze, lanciando dell'acido (in realtà detersivo o stura-lavandini, non è chiaro) dalla finestra verso un passante, che ha riportato serie ustioni e si è salvato solo per la prontezza di lanciarsi sotto il getto di una fontanella.
Il gesto è stato, giustamente, sanzionato dall'autorità giudiziaria, ma non troppo deplorato dai cittadini del quartiere, che al contrario cercano di emularlo (si veda la foto in basso).


Tornando alle scritte sull'automobile, la riflessione che segue è basata su due assunzioni.
La prima, che le scritte siano fatte realmente nel quartiere, in fondo ha poca rilevanza.
La seconda è che le scritte siano causate da comportamenti disapprovabili (un parcheggio o una manovra non secondo norma). In teoria potrebbero essere un atto di vandalismo indipendente dall’oggetto danneggiato oppure una protesta contro il mero possesso dell’automobile (ma i modelli imbrattati che ho visto sono tutt’altro che di lusso).

Mi sono chiesto un attimo cosa penserei se succedesse a me. Nonostante io ritenga che l'automobile sia solo un oggetto di metallo e plastica la cui unica funzione è portarmi in giro, forse non sarei contentissimo di avere quella scritta sulla macchina.
Ma non posso sinceramente dire di essere immune dal rischio. Il 90% delle volte riesco a parcheggiare correttamente, il restante 10%, specie se devo fermarmi per poco, ho pacchi da scaricare, ho già fatto molti giri infruttuosi in cerca di parcheggio, parcheggio un po' in deroga alle norme e alla correttezza.
La stessa cosa succede per le norme di marcia.
Per quanto riguarda l'uso dell'automobile, in genere faccio un’analisi di qualche secondo sulla possibilità di prendere il mezzo pubblico e decido la cosa più conveniente: salvo qualche destinazione in centro il risultato è sempre che mi conviene usare la macchina. Chiunque abita a Roma sa che i mezzi pubblici passano a frequenze imprevedibili, generalmente pieni, sicuramente scomodi e lenti.
Ma, senza tirare in ballo i guidatori ancora più scorretti, è a causa di tutti i guidatori "medi" come me se l'italia è il paese che, secondo una statistica diffusa pochi giorni fa dall'unione europea, utilizza di più il mezzo privato, a parte il Lussemburgo.
Però gli automobilisti impongono il loro stile di vita, insostenibile sotto molti punti di vista, anche a chi automobilista non è.
E in questa situazione, fenomeni di resistenza come quelli del nostro writer saranno sempre più diffusi.

12 commenti:

Anonimo ha detto...

Scusa Conte,
ma a me più che un vendicatore della mobilità sostenibile, 'sto writer - così, da un'occhiata superficiale - sembra un emerito pirla.
Se proprio vuole pungolare le nostre coscienze sullo stile di vita insostenibile dell'automobile, vada a prendersela con i SUV parcheggiati in tripla fila che non fanno più di 5 km/litro o con le macchine di lusso che costano più di un appartamento.
Scrivendo "Shit" su una Daewoo Matiz da settemila euro il messaggio mi sembra un altro: il sentirsi in diritto di poter imbrattare una macchina solo perché non costa quanto un intero anno di stipendio di una persona normale!

Ciao

Anonimo ha detto...

e se fosse solo un teppista?

supra

ladytux ha detto...

@conte!!! Lei è del pigneto??? Cioè lei è di Roma? (vabè la pianto subito, ci siamo capiti)
-a parte che a questo punto scatta l'emergenza visto che a quanto pare il VI municipio sta occupando kilombo...che ne so io siete almeno in 4 (e di sicuro c'è chi ancora è nascosto!!!)-

Propendo per l'affermazione di supra, probabilmente è solo un teppista. A meno che le macchine marchiate non abbiano tutte la stessa caratteristica "parcheggio spazio disabili" (nel qual caso sono dalla parte del pittore) doppia fila o altro. La macchina della foto non mi pare sia parcheggiata criminalmente.
Sul resto non commento, ché sono a conoscenza, visto che piantono il blog di Santilli. L'ultima sui phone center poi è una boiata galattica. "presunzione di insicurezza"...
mah.
besos rojos
ladytux

Anonimo ha detto...

Accidenti, quando stavo a S Lorenzo c'era il pazzo piromane che bruciava le auto, ora questo...spero abbia pietà della mia polverosa e incidentata utilitaria :)

A parte questo, secondo me il writer non è uno che lo fa per problemi legati alla circolazione stradale, quelli piuttosto spezzano i tergicristalli, ma non escono di casa con una bomboletta spray.
Forse lo fa proprio in quanto writer, lascia la firma. Strano però, ho sempre visto tag su muri, palazzi, ma non su proprietà private così definite.

Allora penso, magari le auto prese di mira appartengono a qualche proprietario dei vari locali fighetti della zona, che viene colpito proprio in quanto riccastri/intellettualoidi/padroni del quartiere.
Chiaramente sono solo supposizioni, chissà com'è davvero la cosa...

conteoliver ha detto...

Effettivamente non sapendo chi sia il writer (e neanche come erano parcheggiate le macchine quando hanno subìto la scritta) possiamo ipotizzare tutte le possibilità.
La più edificante che mi viene in mente è che abbia un parente disabile e lo scriva solo sulle macchine che ostruiscono il passaggio della carrozzella.
La peggiore forse è quella del teppista senza motivazioni, con la variante suggerita da Primaticcio, una sorta di rispetto verso la macchina lussuosa che lo spinge a scegliere utilitarie come bersagli.
Certo è che se colpisse solo i SUV in terza fila o le macchine dei padroni dei locali, come dice kuki, sarebbe leggermente più simpatico, ma non si può sperare tanto.

Forse la parola giustiziere può trarre in inganno, io non approvo a priori questi gesti.
Però di fatto ho un'automobile e non so quanto un militante di critical mass faccia differenza tra il possessore di un SUV e un automobilista moderato e "riformista" come me. O forse non mi fa piacere essere nella posizione di chi spera che "il fuoco ha risparmiato le vostre milleecento".

conteoliver ha detto...

@ladytux
ma come, non sapevi che vivo a roma ? eppure io so dove abiti tu :)

Quelli del VI municipio in kilombo li leggo, ma li commento raramente perché sono tutti (credo) consiglieri circoscrizionali, hanno uno certo piglio da politico professionista e quando ti rispondono si sente.

ladytux ha detto...

@conte...sai dove abito??? miiiiii... mi sento osservata :D
va a finire che ci si conosce anche con i nomi d'anagrafe.
VI: Io ho iniziato con un post su santilli ed ho scoperto anche che abbiamo amici in comune...
Piglio da politico??? noo nooooooo nooooooooo :D
(altrimenti che gusto c'è? ;) )

besos rojos
ladytux

Anonimo ha detto...

ciao
ho letto il tuo commento e le tre figurine mi mancano ancora.
questa è la mia mail: mario_guerriero@virgilio.it
contattami e ti lasci l'indirizzo dove spedirle.
grazie

La Tela di Penelope ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
La Tela di Penelope ha detto...

Vabbè, io sono dell' VIII :-)

Anonimo ha detto...

ma quale writer.... superciuk :-)
un nip/writer
http://nip123.blogspot.com/

conteoliver ha detto...

@tela:
ma politicamente mi sento molto più vicino a te che a loro, anche se sei a una quindicina di fermate di 105 :)
@nip:
mica ho capito...