30 giugno 2008

due cose per cui vale la pena vivere

"Gli Assalti hanno fatto una canzone su mio fratello, la vuoi sentire ?"
"Ce l'ho sul mio myspace".
Piuttosto impressionante. Il nome di Renato non si fa mai, ma la storia è quella, dettagli compresi.
Non so come si faccia a vivere con un peso simile. Se penso all'effetto che fa a me sentire di fascisti e di alemanni che rimettono la testa fuori, mi chiedo come faccia lui. E' un tipo piuttosto ruvido, anche se sempre allegro e, come hanno notati in molti, ha lo stesso sorriso di Renato.
L'ho abbracciato una sola volta, all'Acrobax il giorno del funerale, ma quel giorno l'avranno abbracciato tutti. Sono abbastanza sicuro che non leggerà mai questo post, così potrò continuare a tenermi queste cose per me. Bella Dariò.

Io non ho mai cercato troppo la fortuna, così posso dire che uno dei fatti più fortunati della mia vita è stato di trovarmi sabato a Barbaresco il giorno della inaugurazione della "vineria dell'enoteca provinciale del barbaresco".
Niente di memorabile, solo mangiare e bere gratis, ma è un dato di fatto incontestabile che, nella nostra società dove si paga tutto, le cose gratis danno un grande piacere.
E' finita che cantavo arie del Falstaff sulle strade di campagna delle Langhe, mentre cani da guardia di ogni taglia mi abbaiavano dietro.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

ho ascoltato la canzone e, putain, la "generazione di fascisti cresciuti impuniti" che ci circonda mi fa sentire male. sono un pezzetto più vecchia di te e mi dico che, per forza, deve anche essere colpa mia: come abbiamo fatto, come ho fatto a non vedere che arrivavano?
a parte questo, pare anche a me: due cose per cui vale certo la pena vivere. un bacio

conteoliver ha detto...

@virginie:
i fascisti "doc" sono aumentati, e inoltre molte loro istanze e sono penetrate dentro la società.
Un disastro, e temo che nessuno possa chiamarsi fuori dalle responsabilità.

Anonimo ha detto...

Scena finale da antologia
Complimenti